Racconto di Cuore di Cerbiatto
Ernest è un alquanto povero, così un giorno va a fare una partita a carte. La sfida a carte incominciava a diventare intensa, tutti incominciarono a giocarsi il rispetto, in particolare Ernest. Ernest comincia a blaterare dicendo che lui è capace di raggiungere l' Antartide con una semplice nave, molto cibo e acqua. Non stava scherzando. La partita a carte diventa una scommessa e chi perde deve andare in Antartide.
La partita prosegue quando un jolly giocato dal suo peggior nemico rovina i suoi progetti, le carte di Ernest sono troppo deboli per vincere la partita. Ernest è sicuro di perdere infatti dopo la giocata di Adams, il suo peggior nemico, la partita è terminata.
Non resta più niente da fare il rispetto è ormai perso.
Al termine della partita tutti prendono in giro Ernest, e anche i suoi amici incomincarono a dubitare di lui. Ernest si sente in imbarazzo, ma decide di riprendersi l'onore, vuole partire per l'Antartide.
Ernest non ha famiglia e decide di partire subito.
Si mette in viaggio e parte, giunge da un suo amico che possiede 3 navi e chiede di condurlo in Antartide in cambio di denaro. L' amico accetta, decide di partire con lui ed Ernest si procura in fretta cibo sufficiente per un mese di continua navigazione.
Passano giorni e poi mesi quando un giorno avvistano un enorme blocco di ghiaccio, un zona abitata solo da pochissimi pinguini che stavano migrando. Ernest e il suo amico decidono di passare la notte in nave.
La mattina successiva il suo amico è scomparso con il cibo, le munizioni e la polvere da sparo. Il cibo e l' acqua rimasta non riescono a nutrirlo per il viaggio di ritorno e se non parte subito rischia di morire.
Ernest però non ha intenzione di lasciare il suo amico in Antartide. Il cibo è poco e l' acqua è scarsa e in più la cartina di orientamento è nello zaino del suo amico. Scende dalla nave, accende un fuoco , e viene attaccato da due uomini che lo bendano. I banditi lo portano in una base scientifica.
Ernest si sveglia e vede il suo amico. I due chiedono spiegazioni e i banditi si presentano: non erano cattivi. Sono due maschi e una femmina, si chiama Elena sembra molto turbata. I tre spiegano che la nave si è schiantata contro un ghiacciaio ed è affondata e quindi non possono tornare a casa , quindi chiedono di aiutarli.
Ernest dice che va bene e dice anche che le loro scorte di cibo e acqua devono essere condivise , e che nessuno si può permettere di mangiare più cibo degli altri. Ernest aggiunge che il viaggio di ritorno sarà molto rischioso.
-Ora però riposiamoci e quando il solesplenderà partiamo-aggiunge il suo amico.
La mattina successiva ognuno ha il propio compito, Ernest porta gli alimenti sulla nave. Alla fine tutti salgono a bordo e partono. Passano giorni e settimane. Poi successivamente giungono dall'altro lato dell'Antartide e si accorgono che stanno girando intorno perchè le correnti sono troppo forti.
-La nave non può tornare a casa, bisogna trovare una soluzione -dice uno di loro . L'unica soluzione era tentare e tentare senza arrendersi. Ernest poi aggiunge:
-Accendiamo i motori e partiamo.
L'amico di Ernest tenta in tutti i modi quando alla fine riesce ad uscire dalla corrente.
-Ora non ci può fermare nessuno-dice Alex.
Dopo qualche giorno finalmente giungono in un continente caldo dove lasciano la nave. Si salutano ed Ernest e il suo amico prendono un'aereo per tornare a casa. L'amico di Ernest apparentemente era dispiaciuto di lasciare la sua nave in quel continente. Ma liberarsi di quella nave era come liberarsi di quella bizzarra avventura . I due partono ma qualcosa accaderà.....
Ma questa è un' altra avventura...
La partita prosegue quando un jolly giocato dal suo peggior nemico rovina i suoi progetti, le carte di Ernest sono troppo deboli per vincere la partita. Ernest è sicuro di perdere infatti dopo la giocata di Adams, il suo peggior nemico, la partita è terminata.
Non resta più niente da fare il rispetto è ormai perso.
Al termine della partita tutti prendono in giro Ernest, e anche i suoi amici incomincarono a dubitare di lui. Ernest si sente in imbarazzo, ma decide di riprendersi l'onore, vuole partire per l'Antartide.
Ernest non ha famiglia e decide di partire subito.
Si mette in viaggio e parte, giunge da un suo amico che possiede 3 navi e chiede di condurlo in Antartide in cambio di denaro. L' amico accetta, decide di partire con lui ed Ernest si procura in fretta cibo sufficiente per un mese di continua navigazione.
Passano giorni e poi mesi quando un giorno avvistano un enorme blocco di ghiaccio, un zona abitata solo da pochissimi pinguini che stavano migrando. Ernest e il suo amico decidono di passare la notte in nave.
La mattina successiva il suo amico è scomparso con il cibo, le munizioni e la polvere da sparo. Il cibo e l' acqua rimasta non riescono a nutrirlo per il viaggio di ritorno e se non parte subito rischia di morire.
Ernest però non ha intenzione di lasciare il suo amico in Antartide. Il cibo è poco e l' acqua è scarsa e in più la cartina di orientamento è nello zaino del suo amico. Scende dalla nave, accende un fuoco , e viene attaccato da due uomini che lo bendano. I banditi lo portano in una base scientifica.
Ernest si sveglia e vede il suo amico. I due chiedono spiegazioni e i banditi si presentano: non erano cattivi. Sono due maschi e una femmina, si chiama Elena sembra molto turbata. I tre spiegano che la nave si è schiantata contro un ghiacciaio ed è affondata e quindi non possono tornare a casa , quindi chiedono di aiutarli.
Ernest dice che va bene e dice anche che le loro scorte di cibo e acqua devono essere condivise , e che nessuno si può permettere di mangiare più cibo degli altri. Ernest aggiunge che il viaggio di ritorno sarà molto rischioso.
-Ora però riposiamoci e quando il solesplenderà partiamo-aggiunge il suo amico.
La mattina successiva ognuno ha il propio compito, Ernest porta gli alimenti sulla nave. Alla fine tutti salgono a bordo e partono. Passano giorni e settimane. Poi successivamente giungono dall'altro lato dell'Antartide e si accorgono che stanno girando intorno perchè le correnti sono troppo forti.
-La nave non può tornare a casa, bisogna trovare una soluzione -dice uno di loro . L'unica soluzione era tentare e tentare senza arrendersi. Ernest poi aggiunge:
-Accendiamo i motori e partiamo.
L'amico di Ernest tenta in tutti i modi quando alla fine riesce ad uscire dalla corrente.
-Ora non ci può fermare nessuno-dice Alex.
Dopo qualche giorno finalmente giungono in un continente caldo dove lasciano la nave. Si salutano ed Ernest e il suo amico prendono un'aereo per tornare a casa. L'amico di Ernest apparentemente era dispiaciuto di lasciare la sua nave in quel continente. Ma liberarsi di quella nave era come liberarsi di quella bizzarra avventura . I due partono ma qualcosa accaderà.....
Ma questa è un' altra avventura...